nuotare nella besciamella

ho quasi paura che il mio braccialetto brasiliano, old style come nessuno ce ne ha più,  si stia rompendobracciale-light.

perché vorrebbe dire che il desiderio che ho sussurrato sugli scalini di palazzo nuovo, un giorno di tanti anni fa in cui mi sono imbattuta su un filo attorcigliato rosso caduto a qualcuno proprio vicino ai miei piedi, si dovrebbe realizzare adesso.

ora, dentro l’indeterminatezza stanca di un entusiasmo che non riesco a ritrovare, tra l’indecisione cronica e l’incapacità a lasciarmi andare. adesso che non riesco a slacciarmi, drogata d’amore in una dipendenza da endorfine, da chi mi tiene ancorata verso i fondali. e lottando contro la corrente, la felicità immensa di una boccata d’aria in superficie non mi basta a farmi scordare la sicurezza di un rifugio nella roccia.  in questo momento in cui scalcio nell’aria, senza trovare approdi, ne’ boe, mi sarebbe difficile immaginare la realizzazione di quello che avevo immaginato così tanto tempo fa che si mi incontrassi mi ci riconoscerei a stento, tanto ho perso l’eccitazione e la foga del costruire e distruggere.

ma, in fin dei conti,  sogno ancora la stessa cosa di quando mi ero fatta annodare al braccio quel povero portafortuna…