ostriche, trottoirs et félicitations

pneumatici-nel-mare-picNei riflessi dei gabbiani sull’acqua, tra le boe e le ostriche sul marciapiede, ritrovo il pizzicore degli occhi e le palpebre che si accigliano. Non ne sentivo la mancanza, senza nemmeno la consapevolezza di averli persi. o forse mi abbaglio con gli specchi del passato, non potendo ancora riuscire ad indietreggiare abbastanza nella foto che sto scattando per vederne i contorni e i colori lucenti.
perché anche se a momenti mi struggo credendomi mai abbastanza sicura di cosa voglio, mi rendo conto di avere già parlato di cosa sto facendo, di averci buttato parole e pensieri. non mi sento sola e non ho l’impressione di rater quelquechose, ma mi sento colpevole per il nulla che mi sfugge e potrebbe essere qualcosa.
ma aprendo gli occhi, vedo che è qua, adesso, che sto cogliendo, come ostriche arroccate sulle rocce, col sudore che cola in gocce di amicizia e ricordi da tenere. e non potrebbero essere altri perché sono questi!